Nelle ultime settimane, e purtroppo non sporadicamente, abbiamo assistito all’ennesimo down di Facebook. Queste situazioni ci fanno capire quanto sia importante lavorare in un’azienda strutturata, basata su di una Business Continuity a prova di bomba. In che senso? Partiamo da una nozione di base: cosa si Intende per Business Continuity? Semplicemente la continuità operativa d un’azienda, la capacità di un’organizzazione di continuare ad erogare servizi e prodotti dopo un incidente. Un approccio, questo, programmatico che include competenze, pianificazione e figure professionali. 

“La tecnologia interna dei nostri data center, che in logica di ridondanza protegge i nostri dati, e soprattutto il nostro approccio multiregion, ci garantisce un’elevata business continuity e ci consente di restituire questa resilienza come servizio ai nostri clienti

Christian Pettinari, Product Marketing e Pre Sales di Netalia.

Netalia, infatti, è una struttura “public cloud native”, progettata sulla sicurezza e sulla garanzia di continuità di servizio anche dopo eventi disastrosi. 

“Nella nostra    infrastruttura la sicurezza e tutte le sue ADVERTORIAL funzionalità vengono progettate e integrate in maniera omogenea a tutti i livelli al fine di mitigare i possibili rischi di un’eventuale minaccia. Questo, insieme all’utilizzo di tutti quegli strumenti che vengono raggruppati sotto l’acronimo Siem - security information and event management - consente di rilevare e rispondere alle potenziali crisi in maniera molto più tempestiva ed efficiente, rendendo il cloud resiliente.

Christian Pettinari, Product Marketing e Pre Sales di Netalia.

Netalia, però, garantisce anche la raggiungibilità giuridica del dato, ossia la certezza che i dati conservati risiedano effettivamente sul territorio italiano. Va da sé che quanto appena detto sia fondamentale per sistemi ICT di cui risponde la Pubblica Amministrazione e che sono necessari per la società: anagrafe, catasti e così via.

Netalia è quindi anche un gran competitor per il mercato manufacturing 4.0, che ora affronta una grossa trasformazione digitale. In contesti del genere è perciò molto importante basarsi su servizi conformi alle normative europee sulla protezione dei dati: non è facoltativo, è fondamentale per la Business Continuity. 

Essendo Netalia una società all’interno del Consorzio Italia Cloud, si capisce quanto ciò di cui stiamo parlando sia ancora più importante, in particolar modo negli ultimi giorni, durante i quali è entrato a far parte dell’impresa anche Insiel S.p.A, la società in-house della Regione Friuli Venezia Giulia. Essa si basa su di un modello federato, che valorizza asset e competenze già disponibili, con un modello di governance integrata, il cui obbiettivo è l’ottimizzazione degli investimenti, la protezione dei dati e la riduzione dei tempi di attuazione del Piano nazionale cloud. Mobilitando le imprese cloud in-house regionali si arriverà ad un livello superiore nella gestione dei dati.

Allargare il tavolo di lavoro ad una delle aziende storicamente più attive nell’ambito dei servizi ICT tra le in-house regionali, rappresenta per il Consorzio Italia Cloud una grande risultato e un’opportunità di confronto e ampliamento della propria base. Questo ci consente di comprendere da vicino le esigenze di un soggetto pubblico complesso come Insiel e di predisporre un piano integrato di proposte che ne valorizzi ruolo e professionalità. Abbiamo seguito con attenzione i primi passi del Consorzio Italia Cloud, valutandone le azioni e gli obiettivi nel quadro delle iniziative del governo finalizzate alla realizzazione del Piano cloud per le PA. Riteniamo necessario che l’Italia colga l’occasione del PNRR anche per dare impulso alle iniziative d’impresa radicate nei territori, tra le quali quelle delle in-house regionali sono tra le più significative”, prosegue Diego Antonini, Presidente e Amministratore Delegato di Insiel S.p.A. “Per quanto ci riguarda, il nostro obiettivo prioritario è valorizzare le nostre competenze e rafforzare la spinta all’innovazione sui territori, guardando alle esigenze degli locali e dei cittadini. Vogliamo partire dal basso, anche attraverso una sollecitazione della ricerca di settore presso le nostre Università, che vantano attività di ricerca ragguardevoli negli ambiti nei quali noi operiamo.
Michele Zunino
Presidente del Consorzio Italia Cloud

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