5 miti sulla sicurezza informatica e come superarli

5 miti sulla sicurezza 
e come superarli

Nel 2022 gli attacchi informatici sono aumentati decisamente, rispetto all’anno precedente. Sono diventati sempre più frequenti e sofisticati. Il panorama digitale per fortuna mette a disposizione molte soluzioni per proteggersi da tali attacchi. Il problema sta nelle idee sbagliate che si diramano tra le aziende riguardo la sicurezza.

Ecco 5 miti da sfatare per assicurarsi che le proprie pratiche di sicurezza siano aggiornate. 

1. Una password basta 
per proteggerti

Oggi come oggi, le password non possono più essere usate esclusivamente per mantenere al sicuro i tuoi dati. E’ vero, le password complesse sono essenziali, ma gli hacker possono comunque trovare il modo di decrittarle. Ecco perché hai bisogno di una difesa a più livelli! Un punto di partenza ottimale è sicuramente l’autenticazione a più fattori (MFA).

2. Eliminare un file 
è sufficiente

Eliminare un file dal tuo pc, non comporta che questo scompaia; se metti un file nel cestino e lo svuoti, non stai cancellando proprio nulla. Una traccia di dati infatti, rimarrà sul tuo disco rigido; nella cartella “file temporanei” ad esempio. Questa traccia viene chiamata “Data Remanence” e può essere recuperata facilmente da terze parti con software appositi. Quindi, COME ELIMINARE I FILE IN MODO DEFINITIVO? La best practice consiste nell’usare un software di cancellazione dati che elimina anche la rimanenza e di ripulire il disco rigido per corretta sanificazione dei dati. 

3. La crittografia 
non vale la pena

Fa sorridere che molte aziende ritengano ancora che la crittografia sia qualcosa di cui si possa fare a meno. Anche se viene considerata complicata o costosa per le esigenze, è necessaria per evitare la violazione dei dati. Essa dovrebbe essere alla base della sicurezza aziendale. E’ costosa? Si è vero, ma sicuramente ti costerà meno di quanto possa farlo il recupero di un software violato. 

4. Le PMI non sono  
nel mirino

Il pensiero che sta alla base di questa idea, probabilmente, proviene dai proprietari delle PMI sostenenti il fatto che i loro dati non siano particolarmente preziosi, e che conseguentemente non facciano gola ai criminali informatici. SBAGLIATO! Secondo il Data breach Investigations Report del 2021 di Verizon, il 61% di tutte le PMI ha segnalato almeno un attacco informatico durante l’anno precedente. Il report del Baraccuda Netwroks rileva invece che le piccole imprese hanno una possibilità 3 volte maggiore di essere prese di mira rispetto alle aziende più grandi. Tutto ciò per dimostrare che anche le PMI devono asslutamente prendere dei provvedimenti per prevenire gli attacchi e lavorare in totale sicurezza.o

Guarda il video dimostrativo di Jetico per implementare l’autenticazione a più fattori sul tuo computer.

5. La sicurezza dei dati 
riguarda solo il reparto IT

Il team IT ha una grande responsabilità in termini di protezione dei dati, questo è ovvio, ma la più grande minaccia per un’azienda in termini di sicurezza sono proprio i suoi dipendenti. Secondo il Data Breach Report 2022 di Verizon, l’82% delle violazioni del 2021 ha comportato un errore umano. Ciò significa che il duro lavoro del reparto IT deve essere combinato con cambiamenti organizzativi più ampi per portare misure di sicurezza in azienda a livelli più alti, ad esempio implementando politiche di protezione dati chiare o fornendo una formazione sulla consapevolezza della sicurezza a tutti i dipendenti. 

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Articolo originale: 5 Cybersecurity Myths & How to Overcome ThemAutore: Jetico Technical Support

Credits Articolo

Traduzione e riadattamento a cura di CIPS Informatica per Jetico

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