Home » News » Sottovalutare i propri dati aiuta gli hacker
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A prescindere da quanto possa sembrare insignificante all’utente, ogni dato è prezioso. Gli hacker ne conoscono bene il valore e proprio per questo ogni giorno vediamo attacchi di phishing e messaggi di spam. Riconoscere quindi, il vero valore dei nostri dati è il primo passo per una protezione migliore.
Il fatto quindi è che non è che l’utente non si preoccupa dei propri dati, ma che non ne conosce veramente il valore. Questo diventa un problema ancora più grande se si considera il fatto che non solo gli hacker hanno intenzioni malevole, basti pensare agli innumerevoli siti Web che cercano di tracciare il comportamento delle persone dopo aver navigato su altre pagine, con la speranza di raccogliere informazioni da poter rivendere o utilizzare tramite annunci pubblicitari.
Tutto ha un valore!
Ogni giorno, con la sola navigazione in un sito vengono generate informazioni preziose per l’azienda che lo gestisce; facciamo un esempio. Tutti ci ricordiamo di “Sei tu in questo video”, anche perché probabilmente la maggior parte di noi ha ricevuto questo messaggio tramite Facebook. Quest’ultima altro non è che una campagna di phishing diffusa tramite Messenger e Facebook per la quale le persone hanno ricevuto questo messaggio da uno dei proprio amici e hanno cliccato sul link fino ad essere indirizzati a una falsa pagina di accesso a Facebook. Il resto viene da sé, una volta effettuato l’accesso in questa pagina, ogni utente mostra le proprie credenziali agli aggressori. L’obiezione a questo punto potrebbe essere: “Ma nulla ha valore su una piattaforma social come Facebook!” Sfortunatamente non è così. Quelle credenziali probabilmente finiranno nel mercato nero e verranno utilizzate per commettere reati e altri tipi di attacchi.
Cambia le tue credenziali
Una delle abitudini più brutte che un utente ha è quella di utilizzare le stesse credenziali ovunque, cosa che purtroppo aiuta semplicemente l’hacker ad accedere ad account come quello di posta trovando sostanzialmente valore da una semplice password di Facebook. Facciamo un esempio concreto: c’è stato il caso di un personaggio dei media il quale ha riferito che gli hacker avevano compromesso uno dei suoi account, ma che non aveva timori in quanto il suo conto in banca era vuoto. Purtroppo però gli aggressori avevano utilizzato il suo conto aggiungendo dei soldi per acquistare cryptovalute e utilizzandolo sostanzialmente per riciclare denaro. Presta quindi sempre molta attenzione alle informazioni che lasci e cerca soprattutto di tenerle d’occhio tramite un software specializzato. Uno di questi è proprio Bitdefender.
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