L’integrazione con la piattaforma ProtoCloud risolve tutti questi problemi grazie a una nuova architettura potenziata che può sostituire fino a 50 software tool esistenti. ProtoCloud risolve inoltre i picchi di carico strutturando l’infrastruttura per un utilizzo “medio”, scalandola automaticamente secondo necessità: in questo modo i workload delle applicazioni possono irrompere nel cloud con richieste e servizi imprevisti.
ll risultato finale è un’offerta che consente alle aziende italiane di integrare immediatamente i servizi di Public Cloud in una vera architettura ibrida senza costosi programmi pluriennali di trasformazione “lift and shift” delle applicazioni, di accelerare i ritorni sulle trasformazioni digitali e ridurre il footprint dell’infrastruttura.