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Netalia e ProtoCloud: come accelera la trasformazione digitale
Una nuova architettura potenziata che può sostituire fino a 50 software tool esistenti. ProtoCloud risolve inoltre i picchi di carico strutturando l’infrastruttura per un utilizzo “medio”, scalandola automaticamente secondo necessità: in questo modo i workload delle applicazioni possono irrompere nel cloud con richieste e servizi imprevisti
Il 9 Febbraio 2021 Netalia ha annunciato l’accordo con ProtoCloud, la piattaforma che rivoluziona il modo in cui vengono distribuite infrastruttura e applicazioni.
Il vantaggio? I clienti di Netalia potranno aumentare la loro produttività, risparmiando fino al 30% dell’infrastruttura e ottenendo un’integrazione immediata multi-site e multi-cloud.
L’approccio attuale consiste infatti nel distribuire separatamente le applicazioni software, che sono al centro di tali trasformazioni, e la loro infrastruttura associata. Questo crea ritardi per il rilascio dei software nelle varie fasi di trasformazione digitale e richiede un notevole lavoro manuale da parte degli amministratori dei sistemi (con scarsi livelli di controllo e conformità sull’infrastruttura distribuita).
Per questo molte aziende si stanno gradualmente muovendo verso un modello “Software as Everything” e stanno implementando sempre più architetture cloud ibride alla ricerca dell’agilità aziendale.
Per le aziende non è infatti sufficiente fruire semplicemente di interconnettività tra le istanze on-premise e quelle cloud. Una volta stabilita la connettività di rete, le organizzazioni IT dedicano uno sforzo significativo per garantire la distribuzione delle applicazioni su tale infrastruttura ibrida (system administration manuale o impegno DevOps dedicato). Gli studi stimano che il 60% di tutta l’infrastruttura aziendale installata viene utilizzata per meno del 5% del tempo totale. Ciò equivale a un incredibile spreco.
L’integrazione con la piattaforma ProtoCloud risolve tutti questi problemi grazie a una nuova architettura potenziata che può sostituire fino a 50 software tool esistenti. ProtoCloud risolve inoltre i picchi di carico strutturando l’infrastruttura per un utilizzo “medio”, scalandola automaticamente secondo necessità: in questo modo i workload delle applicazioni possono irrompere nel cloud con richieste e servizi imprevisti.
ll risultato finale è un’offerta che consente alle aziende italiane di integrare immediatamente i servizi di Public Cloud in una vera architettura ibrida senza costosi programmi pluriennali di trasformazione “lift and shift” delle applicazioni, di accelerare i ritorni sulle trasformazioni digitali e ridurre il footprint dell’infrastruttura.