Avere troppa fiducia nella tecnologia, purtroppo, non è sempre la cosa migliore da fare in quanto può portare ad un falso senso di sicurezza, anche perché l’innovazione offre armi sempre più potenti per salvaguardarsi dai criminali informatici. Quando un’infrastruttura connessa alla rete contiene vulnerabilità sconosciute, gli hacker la trasformano immediatamente in una minaccia di rete. Ecco perché fidarsi ciecamente della propria tecnologia non è mai un buon affare! Una best practice è infatti quella di verificare e testare la sicurezza informatica analizzandone prodotti come la sicurezza degli endpoint. I penetration test automatizzati ad esempio, scoprono, convalidano e correggono le vulnerabilità sconosciute ancor prima che un hacker possa trovarle.

Un avviso  
non è sempre una minaccia 

A volte le soluzioni di sicurezza comportano falsi allarmi positivi che fanno erroneamente intendere una minaccia anche perché gli scanner di vulnerabilità segnalano continuamente migliaia di falsi positivi, in quanto il loro database non include alcun contesto. Di conseguenza l’impresa non ha alcuna informazione su come assegnare priorità a tali vulnerabilità o su come valutare il potenziale di rischio. L’ultima cosa di cui ha bisogno un’impresa però, è proprio dover rispondere a tutti questi falsi positivi che non hanno un impatto negativo, perciò, integrare delle best practice con l’hacking etico, che testa e verifica l’infrastruttura aziendale e porta ad una sicurezza informatica efficace riducendo notevolmente i rischi. 

Prevenire 
è meglio che curare

RidgeBot elimina ogni congettura sulle vulnerabilità con un penetration testing automatizzato che testa efficacemente l’ambiente digitale aziendale, convalidando allo stesso tempo i punti deboli di sistema e rafforzando le difese di sicurezza sfruttabili. RidgeBot, segue qui quattro passaggi fondamentali:

  • Rileva asset attivi come server, dispositivi di rete, sistemi operativi e siti web;
  • Esamina le risorse utilizzando il payload effettivo per rilevare le vulnerabilità e segnala le superfici di attacco che includono URL deboli, porte aperte, errori di configurazione e altre vulnerabilità;
  • Conduce automaticamente exploit utilizzando le abilità di hacking etico apprese dai tester umani, lanciando attacchi proprio come un hacker;
  • Verifica se le configurazioni consentono agli hacker di spostarsi lateralmente nell’ambiente, utilizzando tecniche di test come l’escalation dei privilegi e il pass-the-hash.

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Articolo originaleOverconfidence in Technology Can Promote a Costly Flase Sense of Security – Autore: Ridge Security Marketing

Traduzione e riadattamento da parte di CIPS Informatica -Ridge Security Blog - © 2022 Ridge Security, Inc.

Articolo originaleOverconfidence in Technology Can Promote a Costly Flase Sense of Security – Autore: Ridge Security Marketing

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