Un approccio tradizionale alla gestione delle vulnerabilità, non è più in grado di tenere il passo con le esigenze aziendali in continua evoluzione, né con le superfici di attacco che si stanno espandendo nel cloud. Le misure adottate devono essere in grado di evolversi in strategie di sicurezza multifunzionali, includendo controlli di prevenzione, rilevamento e risposta multilivello. Un buon programma di Continuous Threat Exposure Management (CTEM), se combinato con un’ottima gestione della superficie di attacco, consente una forte sicurezza informatica. Proprio per questo dovrebbe essere utilizzata una strategia di sicurezza completa che esponga e affronti un’ampia gamma di minacce note e meno note e, inoltre, che identifichi le lacune di sicurezza dovute a configurazioni errate.

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Come si può notare dalle due schermate di dashboard sottostanti, in RidgeBot ci sono dei modelli predefiniti in cui il pentest identifica il tipo di sistema operativo, le porte aperte e i servizi attivi al momento. Può, inoltre, identificare i nomi di dominio del sito Web, i nomi del sottodominio, la chiave di crittografia, il framework Web e le esposizioni URL/URI, il tutto senza comportare costi di licenza per l’esecuzione, una volta installato RidgeBot.

RidgeBot scansiona, sfrutta e convalida le vulnerabilità, riportando report concreti. Ciò consente ai team di sicurezza e rischio di identificare e gestire le proprie risorse e garantire che la tecnologia e i processi che proteggono tali risorse eliminino i rischi.

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Articolo originaleReplace Blind trust in Cybersecurity with Continuous Threat Exposure Management – Autore: Lydia Zhang

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