Secondo l’Analisi della violazione dei dati del primo trimestre 2022, a cura dell’ITRC, il 92% degli incidenti aziendali, i quali hanno compromesso i dati, sono il risultato di un attacco informatico a seguito di phishing o ransomware. In questa percentuale, l’82% degli sbagli derivano dal fattore umano (un clic sull’allegato sbagliato ad esempio). Ecco perché è fondamentale istruire i propri dipendenti; se conoscono le potenziali minacce, si guarderanno bene da un clic. Purtroppo il phishing è il tipo di attacco preferito di un criminale informatico, per il motivo spiegato precedentemente e, soprattutto con l’aumento del lavoro a distanza, sta aumentando notevolmente. In un ambiente lavorativo casalingo si ha molto meno controllo sui dispositivi e sulle reti utilizzate. Per questo è necessario che siano in cima a tutte le policy di sicurezza, indipendentemente da dove stiano lavorando.