N-able annuncia la versione 23.12 di Cove Data Protection, con importanti aggiornamenti alla dashboard e all’agent Backup Manager locale.
Aggiornamenti alla console di gestione
Cove è ora disponibile come applicazione Web progressiva quando si utilizza il browser Chrome su dispositivi MacOS o Windows. In questo modo si usufruisce di un’esperienza più simile a un’app mobile, con un accesso quindi più rapido, mantenendo l’icona Cove sempre nella barra delle applicazioni. A partire dal 20 dicembre, inoltre, per gli utenti Cove, sarà possibile esportare i dati dal registro delle azioni utente nei formati CSV e XLCX.
Gestione del Backup
E’ ora disponibile una versione aggiornata dell’agent di gestione del backup. Una versione che apporta miglioramenti e correzioni di bug nella sincronizzazione di Local SpeedVault, nonché miglioramenti delle prestazioni quando si lavora con VMware. Più nello specifico:
- Espansione di backup 5 volte più veloce nell’interfaccia utente;
- Possibilità di aggiungere snapshot VM contrassegnati;
- Supporto per MacOS Sonoma;
- Blocco del caricamento di dati non supportati localmente sul profilo;
- Supporto per MySQL fino alla versione 8.0.34;
- Più capacità di installazione per il client di backup tramite proxy.
Miglioramenti alla e aggiornamenti
Con la nuova versione di Cove vengono apportati anche numerosi aggiornamenti all’esperienza utente e all’affidabilità dell’immagine di standby:
- Esperienza utente: Verrà esteso il numero di colonne nella dashboard “Ripristino singolo” e “Immagine standby”.
Miglioramenti all’affidabilità dell’immagine standby:
- Risolto il problema che causava l’errore: “Processo WMI non riuscito: avvio di ‘StandbyImage_***’ non riuscito. Memoria insufficiente nel sistema.”
- Risolto il problema per cui BackupFP non si chiudeva correttamente in caso di interruzione o arresto durante il controllo dell’avvio.
- Risolto l’errore: “Impossibile estendere il volume. L’unità non riesce a trovare il settore richiesto” quando la VM ha checkpoint.
- Risolto l’errore: “È stato effettuato un tentativo di caricare un programma con un formato errato” durante il ripristino di una cartella crittografata.
- Risolto l’errore: “Impossibile inizializzare il disco virtuale: il numero di dischi fisici sulla macchina ripristinata non corrisponde all’origine.”
- Risolto l’errore: “Impossibile inizializzare la tabella delle partizioni GPT sul disco 0: il disco è troppo piccolo.”
- Risolto l’errore: “Impossibile inizializzare il file del disco virtuale: impossibile modificare i parametri della macchina virtuale esistente”.
- Risolto il problema per cui le VM non riuscivano ad avviarsi con l’errore: “La topologia del processore per la macchina virtuale non è supportata da questo host”.
- Risolto l’errore: “Accesso negato” durante il ripristino dei vecchi backup.
- Risolto l’errore: “Funzione errata” quando una cartella veniva modificata in un file.
- Risolto l’errore: “Impossibile scrivere il contenuto del collegamento: #PATH#: i dati presenti nel buffer del punto di analisi non sono validi.”
- Risolto l’errore “Impossibile prendere il checkpoint”.
- Aggiunto supporto per il ripristino di dischi Hyper-V ridotti con checkpoint.
- Risolto l’errore “Spazio insufficiente” durante il ripristino di file sparsi.
- Risolto l’errore “Il file esiste già” durante il ripristino dei nomi brevi.
- Risolto l’errore: “Impossibile mappare il percorso virtuale” quando il numero di dischi fisici è superiore a 15.
- Risolto l’errore: “Tabella delle partizioni non valida” se la dimensione del settore logico non è corretta.
- Risolto l’errore: “Impossibile mappare il percorso virtuale” quando la lettera dell’unità viene assegnata da diskpart.
- Risolto l’errore “Accesso negato” durante il ripristino di WindowsApps.
- Migliorata la funzionalità di ripristino di file e cartelle crittografati.
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Articolo originale: 6 Best Practice for N-central Patch Setup Wizard Autore: Paul Kelly